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Testi | "Eurasia" | Israele svela i piani di accerchiamento dello stato palestinese | 02.03.2006
    2 ìàðòà 2006, 13:09
 

Israele svela i piani di accerchiamento dello stato palestinese

"Eurasia. Rivista di studi Geopoliciti"

Alla luce dell'intervista alla TV Channel 2, emerge come il primo ministro israeliano Olmert voglia proseguire nella direzione dei suoi predecessori: altri ritiri unilaterali e la creazione di uno stato palestinese indebolito Il Primo Ministro ad interim israeliano, Ehud Olmert, in un’intervista concessa ieri a una televisione, ha rivelato i suoi piani di annessione a Israele della Valle del Giordano e dei principali insediamenti ebraici, nell’ottica della definizione di nuovi confini.

A proposito di questa affermazione programmatica di Olmert – la prima, da quando, il mese scorso, ha preso le veci di Ariel Sharon – Channel 2 ha dichiarato che egli intende portare avanti la visione del suo predecessore per quanto riguarda la creazione, alle condizioni di Israele, di uno stato palestinese indebolito. Infatti, se lo stato ebraico annettesse l’intera Valle del Giordano, che è punteggiata da insediamenti di piccole dimensioni, porterebbe il futuro stato palestinese sulla West Bank ad essere completamente circondato da Israele, privo di qualsiasi collegamento diretto con le nazioni vicine.

L’intervista è stata diffusa nella notte scorsa. Nissim Mishal, giornalista politico di Channel 2, ha dichiarato alla radio dell’esercito che Olmert, favorito alle elezioni generali del prossimo mese, ha in mente anche ulteriori ritiri unilaterali, sulla falsariga di quelli di Gaza dell’estate 2005.

Così Mishal: “Ha parlato della necessità per Israele di mantenere una maggioranza ebraica nello stato di Israele, intendendo che si debbano creare nuovi confini, quello definitivi. Lui sa che non possiamo negoziare con Hamas. Dunque, l’unica conclusione che possiamo trarre da tutto questo è che, per raggiungere l’obiettivo dei confini definitivi, Israele dovrà procedere a altri ritiri unilaterali”. Secondo Channel 2, Olmert ha detto di voler annettere i tre principali insediamenti di Ariel, Gush Etzion e Maale Adumim, oltre che la Valle del Giordano.

Il gruppo di pressione Peace Now calcola che 185mila dei 244mila israeliani della West Bank (Gerusalemme esclusa) sono residenti negli insediamenti che Olmert intende mantenere entro i confini israeliani. Ciò significherebbe l’espulsione di circa 60mila coloni, molti di più di quanti furono allontanati da Gaza.

Lunedì il Ministro della Difesa israeliano, Shaul Mofaz, ha dichiarato che il governo stava considerando di imporre unilateralmente i confini dello stato palestinese. “Se non saremo in grado di raggiungere un accordo circa i confini, cercheremo altre strade, di cui non è opportuno parlare ora... non abbiamo bisogno di aspettare che qualcun altro decida del nostro destino”, ha detto. “Nei prossimi anni, e sto parlando di pochi anni, i confini definitivi dello stato di Israele saranno stabiliti, e il futuro della maggior parte degli insediamenti nella West Bank e nella Valle del Giordano saranno decisi nei due anni a venire”.

Ieri Mofaz ha aggiunto che Israele continuerà a tenere sotto tiro i gruppi armati palestinesi. Giusto qualche ora prima, un bombardamento aereo su Gaza aveva ucciso due uomini, appartenenti, secondo l’esercito, alle Brigate dei Martiri di al-Aqsa e responsabili di aver lanciato dei missili su Israele.

Nell’ultima settimana Israele ha ucciso nove palestinesi, principalmente membri della Jihad islamica e di al-Aqsa, in risposta ad attacchi missilistici, uno dei quali ha ferito un bambino. Ieri a Nablus, l’esercito ha ucciso anche un attivista della Jihad islamica. Diversi edifici sono stati danneggiati ieri da missili provenienti da Gaza. L’esercito ha abbattuto un ponte e ha bombardato le strade, nel tentativo di impedire ai missili di raggiungere le basi.


  
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